Credito sì, ma non per tutti
La politica del credito di Banca Etica definisce gli ambiti che possiamo finanziare con il risparmio raccolto e quelli che escludiamo in modo tassativo. E’ un documento pubblico, che puoi scaricare cliccando qui.
Prima di dare credito ad un’impresa valutiamo gli aspetti economici (analisi tecnica) e non economici (analisi degli impatti sociali, ambientali e sulla governance).
Siamo l’unica banca in Italia, e tra le poche in Europa, a rendere pubblico l’elenco delle imprese e organizzazioni finanziate. Una scelta di trasparenza alla base del nostro patto di fiducia con chi affida i propri risparmi a Banca Etica.
Quali settori finanziamo
Cultura, tutela ambientale, cooperazione internazionale e inclusione sociale.
In particolare, progetti che riguardano:
- welfare: servizi sociosanitari, housing sociale, microcredito assistenziale;
- efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili: coibentazione immobili, cogenerazione, solare termico, solare fotovoltaico, eolico, idroelettrico;
- ambiente: gestione dei rifiuti, riciclo delle materie prime, produzioni eco-compatibili;
- biologico: produzione e commercializzazione di prodotti biologici;
- cooperazione internazionale: cooperazione allo sviluppo riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e/o da Istituzioni Sovranazionali, microfinanza, finanza etica e solidale;
- animazione socio-culturale: educazione, cultura, sport per tutti, centri giovanili, ecc.;
- commercio equo e solidale
- realtà economiche con forte connotazione sociale come le organizzazioni che gestiscono beni confiscati alla mafia;
- impresa sociale
- attività imprenditoriali capaci di produrre benefici per le persone, la comunità e l’ambiente;
- progetti di persone e famiglie (es. prima casa, mobilità, formazione, presidi sanitari, ecc…)
Per interpretare i cambiamenti nei settori d’impiego, in un contesto in costante e in continua evoluzione, ci avvaliamo del supporto del Comitato Etico.
Quali settori non finanziamo
Sono escluse dal credito di Banca Etica le attività dannose per le persone e per l’ambiente.
In particolare:
- produzione e commercializzazione di armi;
- progetti con evidente impatto negativo sull’ambiente;
- attività che violano i diritti umani, sfruttano il lavoro minorile o non rispettano i diritti dei lavoratori;
- allevamenti animali intensivi che non rispettano i criteri previsti dagli standard della certificazione biologica;
- esclusione/emarginazione delle minoranze o di intere categorie della popolazione;
- attività di ricerca in campo scientifico che conducono ad esperimenti su soggetti deboli o non tutelati o su animali;
- mercificazione del sesso;
- gioco d’azzardo.
Come valutiamo i finanziamenti
La valutazione dei finanziamenti si basa sulla conoscenza del cliente, della sua progettualità e delle sue specifiche richieste.
I finanziamenti vengono valutati attraverso due tipologie di analisi:
- economico-finanziaria, con l’obiettivo di valutare la capacità di restituzione del prestito;
- sociale-ambientale, con l’obiettivo di misurare la capacità di un progetto di produrre impatti positivi.
La valutazione d’impatto dei finanziamenti richiesti da organizzazioni e imprese viene svolta dai Valutatori Sociali, persone socie di Banca Etica che sono volontariamente iscritti a un apposito albo.
Per conoscere l’evoluzione della valutazione socio-ambientale clicca qui