All’Assemblea dei Soci del 20 maggio saremo chiamati ad eleggere il nuovo Comitato Etico, organo sociale pensato per dare un contributo su temi centrali per la Banca, le sfide e i valori, aiutandola a riflettere sul futuro.
Ogni persona candidata ha risposto ad alcune domande per presentarsi e condividere le loro idee sul progetto di Banca Etica. Il 26 aprile potrai interagire con loro in diretta streaming: iscriviti subito!
Piero D’Argento
Raccontaci qualcosa di te che ritieni importante in prospettiva della tua candidatura
Da sempre sono impegnato nei movimenti sociali del territorio in cui vivo, nel Sud Italia, militando nelle
organizzazioni di terzo settore, nel Mo.V.I., nel C.N.C.A., con la Caritas locale. Collaboro con Banca Mondiale
nei programmi di contrasto alle forme di povertà, affiancando le istituzioni pubbliche e private nella
gestione delle iniziative di inclusione sociale. Sugli stessi temi insegno alla LUMSA di Taranto nel corso di
laurea in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali. La mia attività di lavoro, studio e
ricerca è tutta orientata allo studio delle forme d’intervento più efficaci in materia di riduzione delle
disuguaglianze.
Cosa ti motiva ad essere candidato nel Comitato Etico di Banca Etica?
Considero l’impegno nel Comitato Etico come una forma di servizio per la nostra Banca. L’esperienza di
questi tre anni mi è servita a comprendere i processi organizzativi di Banca Etica, che hanno caratteristiche
del tutto peculiari (e per questo molto interessanti) rispetto alle altre organizzazioni che provano a
coniugare attività d’impresa e finalità solidaristiche. Vorrei portare a compimento questo impegno nel
prossimo triennio, contribuendo allo sviluppo della partecipazione dei soci e della riflessione culturale della
Banca sui temi delle disuguaglianze economiche e finanziarie.
In un periodo di grandi sfide esterne di tipo sociale, culturale, ambientale, a partire dalla tua esperienza, quale contributo pensi di poter dare e pensi che il Comitato Etico possa apportare accompagnare l’evoluzione di una banca che è nata per mettere il denaro al servizio delle persone e del pianeta?
Le sfide che la domanda richiama sono epocali e necessitano di azioni collettive di grande portata. Banca
Etica è una piccola parte di una trasformazione radicale, difficile, quanto necessaria, per la sopravvivenza
stessa del nostro pianeta. Il Comitato Etico può dare il proprio contributo a orientare il cammino della
Banca, segnalando temi e argomenti di lavoro, proponendo riflessioni, offrendo agli altri organi della Banca
il proprio contributo di studio, discussione e approfondimento sulle questioni sociali, culturali e ambientali
che riguardano le scelte dell’organizzazione. La candidatura nasce dall’idea di offrire, per un altro triennio
ancora, il mio modesto apporto di tempo, di competenza e di passione a questa esperienza collettiva, a
partire dai temi che mi sono più affini, valorizzando il contributo della finanza etica alla crescita del terzo
settore e alla diffusione delle iniziative di contrasto alle povertà.
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