La bellezza di Napoli
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La bellezza di Napoli
In occasione dell’ Assemblea dei Soci di Banca Etica proponiamo un Tour Esperenziale “La Bellezza di Napoli” dal giovedì 16 a Domenica 19 maggio.
Per informazioni potete contattare Viaggi e Miraggi al numero 3486509487 o visitare questa pagina.
Giorno 1 (Giovedì 16 maggio)
Il Tour Inizia alle ore 15 presso il Complesso Scampia dell’Università degli studi di Napoli Federico II. La prima tappa del viaggio è la Neapolis Sotterrata. L’area archeologica, in cui sono visibili i resti dell’antico Foro di Neapolis, è il più rilevante sito archeologico presente nel centro storico di Napoli, sia per valore monumentale e topografico, sia per il suo inserimento all’interno del complesso angioino di San Lorenzo Maggiore.
La visita prosegue con un altro importante simbolo storico della città, la Chiesa delle Capuzzelle. Varcandone la soglia comincia un vero e proprio viaggio nella cultura napoletana tra arte, fede, vita, morte. Dalla piccola e bellissima chiesa del ‘600, che custodisce i preziosi marmi e il Teschio alato di Dionisio Lazzari, insieme a capolavori di Massimo Stanzione, Luca Giordano e Andrea Vaccaro, si scende nell’antico e grandioso ipogeo che ospita ancora oggi l’affascinante culto rivolto a resti umani anonimi che diventano speciali intermediari per invocazioni, preghiere, richieste di intercessioni. Un piccolo museo allestito negli spazi dell’elegante sagrestia completa l’itinerario.
La terza tappa si tratta della Chiesa di Santa Luciella e Complesso San Filippo e Giacomo (Le vie della Seta).
La chiesa di Santa Luciella fu fondata poco prima del 1327 da Bartolomeo di Capua, giureconsulto e consigliere politico di Carlo II d’Angiò e di Roberto I nonché committente di alcuni importanti portali gotici per S. Lorenzo Maggiore e S. Domenico Maggiore e fondatore nel 1314 della chiesa di San Maria di Montevergine. Mentre il complesso fu fondato nel 1477, senza intenti competitivi, ma solo “per honore e stato di essa Maestà della Repubblica della città di Napoli”. Venne ufficialmente istituita l’arte della seta, con la quale la svolta data alla manifattura serica napoletana, e meridionale, era radicale e a tratti rivoluzionaria. La lavorazione della seta venne incentrata a Napoli, “il solo centro del regno, oltre Catanzaro, presso il quale sarebbe stato possibile svolgere quest’attività”.
La giornata si conclude con una cena di mare
Giorno 2 (Venerdì 17 Maggio)
La giornata inizia con Il panorama di Napoli dall’alto, per poi recarsi per la prima tappa a Certosa San Martino. Nel 1325 Carlo d’Angiò, duca di Calabria e primogenito di Roberto d’Angiò, fece erigere sulla sommità del colle di Sant’Erasmo il monastero dell’ordine dei certosini, il favorito della casa reale francese.
In direzione della tappa successiva della giornata attraverseremo la Pedamentina. Di tutte le strade pedonali che scendono dal Vomero verso il centro della città, la Pedamentina è probabilmente una delle più antiche. Dal largo San Martino, antistante all’omonima Certosa, oggi Museo, scende attraverso una serie di rampe e tornanti fino a Corso Vittorio Emanuele, proseguendo idealmente per le scale di Montesanto offrendo una successione di scorci panoramici mozzafiato.
Durante il pranzo assaggeremo i piatti street food tipici locali per proseguire poi verso il Quartiere Pignasecca. Famoso per il suo mercato.
Entreremo poi nei famossisimi Gli animati Quartieri Spagnoli, che costituiscono una zona commerciale fiancheggiata da via Toledo, una strada parzialmente pedonale ricca di negozi di moda tradizionali e di stilisti. Nelle vicinanze ci sono trattorie e bancarelle che vendono pizza fritta, oltre a numerose chiese come la cinquecentesca Santa Maria della Mercede a Montecalvario. L’area ospita anche l’ingresso a Napoli Sotterranea, una rete di tunnel e catacombe.
La giornata si conclude con la festa organizzata dal GIT di Napoli
Giorno 3 (Sabato 18 Maggio)
Al termine dell’Assemblea ha inizio la terza giornata di Tour, attraversando Port’Alba entriamo dalle mura greco-romane nel Centro Storico di Napoli, percorrendo i Decumani di Via Tribunali e Spaccanapoli per raggiungere e visitare il Duomo e la Chiesa dei Gerolomini, quest’ultima presenta decorazioni in oro, marmi e madreperla che le valsero il titolo di Domus aurea. Il suo interno presenta una concentrazione di opere di grande qualità di artisti sia napoletani che di estrazione toscana, emiliana e romana che la rendono, assieme all’annesso convento, uno dei più importanti complessi monumentali della città.
La giornata si concluderà con una cena
Giorno 4 (Domenica 19 Maggio)
La quarta e ultima giornata del Tour inizia con l’itinerario del Miglio Sacro. Un itinerario lungo un miglio, alla scoperta dei tesori del Rione Sanità. Percorrere il Miglio Sacro significa attraversare il Rione Sanità, dove hanno abitato i popoli a sud e ad est di Napoli, dagli africani ai cinesi, e dove un tempo passavano in carrozza papi, re e cardinali. Proseguiremo poi alla chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi è uno storico luogo di culto cattolico della città di Napoli, dal 2022 anche sede dello Jago Museum (altra tappa del nostro tour).
In seguito ci troveremo all’interno della Chiesa dei Cristallini, gli interni della chiesa sono stati “ridipinti” dai giovani del quartiere con circa venti tonalità di azzurro, insieme agli artisti Tono Cruz, Mono González e Giuliana Conte che hanno realizzato 2 fantastici murale. Assieme alle opere ”azzurre” dei primi due grandi artisti la chiesa ospita anche dei ritratti “ondeggianti” opera della Conte e un’opera sonora di Ennio Morricone dal titolo “La voce dei sommersi”, ma anche un’altare realizzato nel laboratorio di falegnameria/liuteria del carcere di Secondigliano con la prua di una delle barche dei migranti.
Per pranzo ci sarà una degustazione di pizze slowfood da Concettina ai Tre Santi, un place to be per chiunque voglia provare un’esperienza che al contempo unisce il lato tradizionale della pizza e l’approccio gastronomico nella realizzazione dei piatti e nel percorso di degustazione.
Il tour finirà con la visita al Palazzo San Felice. Tra il 1724 e il 1728, Ferdinando Sanfelice progetta la propria abitazione e per la sua famiglia in una zona fuori dalle mura, in un luogo più salubre rispetto all’affollatissimo centro.