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IMPRESA SOCIALE 4.0: SOGNO O REALTÀ?

La gestione dell’emergenza coronavirus ha messo in evidenza come la rivoluzione tecnologica riguardi anche il mondo dell’impresa sociale, sia quella dedita agli inserimenti lavorativi che all’assistenza sociale. E proprio in fase emergenziale le imprese sociali hanno mostrato grande capacità di adattamento e riposizionamento delle attività, anche incrementando la propria capacità di digitalizzazione dei processi. In fase di lockdown le relazioni sociali con le varie tipologie di utenza sono proseguite con varie modalità (animazione , corsi, incontri.) , anche se tutte gestite da remoto.

Le imprese sociali 4.0 in fase pre – lockdown

La quarta rivoluzione industriale ha effetti importanti anche nelle attività delle imprese sociali e per questo motivo a partire dalla XII edizione dell’Osservatorio Isnet è stata inaugurata una sezione informativa dedicata.
I dati più recenti mostrano che il 37% degli intervistati dichiara una scarsa consapevolezza dei principali ambiti di innovazione 4.0 (robotica avanzata, nuovi materiali, sensoristica, intelligenza artificiale, stampa 3D, blockchain e moneta virtuale, veicoli che si guidano da soli, genetica e bioprinting, sharing economy, digitalizzazione dei processi), fatta eccezione per la «digitalizzazione dei processi». I valori di  conoscenza e impatto positivo aumentano nel caso di organizzazioni con maggior propensione all’innovazione o per i settori di attività con ricadute elevate (ad esempio l’assistenza sociale per la robotica).
L’aspetto della digitalizzazione dei processi è risultato di interesse per il 78% di imprese che dichiara una previsione di impatto positiva o molto positiva.  I settori più sensibili sono quelli dell’istruzione ed educazione e del commercio e logistica. Rispettivamente il 94,4% e l’81,8% delle cooperative sociali attive in questi ambiti già in fase pre lockdown dichiaravano che le nuove tecnologie di digitalizzazione dei processi avrebbero avuto un impatto positivo sulle loro attività.

I cambiamenti previsti nella 4^ rivoluzione industriale avranno un impatto anche sulle attività delle imprese sociali, mi può dire per ognuno di questi cambiamenti che le elencherò che impatto prevedete sulle vostre attività?

Fonte: XII edizione Osservatorio Isnet

La disponibilità all’avvio delle sperimentazioni

Per valorizzare e meglio approfondire i livelli di apertura all’innovazione e al  cambiamento, nell’ultima edizione dell’Osservatorio è stata verificata la disponibilità a testare soluzioni frutto di attività di ricerca, anche coinvolgendo gli utenti/beneficiari delle innovazioni nel campo della robotica, sensoristica, intelligenza artificiale, sharing economy.
Più di tre imprese su quattro rispondono positivamente (34,5% del Panel ) e il 4,5% dichiara di dover valutare in funzione delle opportunità.
Sono dati che dicono dell’importanza di mettere in campo degli strumenti dedicati di accompagnamento e sperimentazione, perché le imprese sociali possano esser co-protagoniste della transizione e non semplici destinatarie di interventi.

Banca Etica: strumenti, modalità e misure per favorire l’innovazione tecnologica

L’integrazione delle innovazioni tecnologiche nelle imprese sociali costituisce una scelta strategica che va accompagnata con strumenti, percorsi e partnership dedicate, anche sul piano finanziario.
Banca Etica mette a disposizione anzitutto finanziamenti realizzati avvalendosi della valutazione di impatto socio-ambientale, tesa a valorizzare le iniziative capaci di generare bene comune. La Banca mette a disposizione anche una consulenza approfondita per verificare la possibilità di accedere a fondi di garanzia quali, ad esempio, la garanzia EASI, che consente la copertura fino all’80% dell’investimento per finanziamenti fino a 500.000 euro.

Banca Etica supporta inoltre l’incontro tra imprese sociali e finanza innovativa, anzitutto grazie alla partnership con AImpact, fondo chiuso di impact investing promosso da Avanzi – Sostenibilità per Azioni ed Etica SGR, accompagnati da investitori istituzionali che includono, oltre alla Banca, Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore.
AImpact è una società di investimento a capitale fisso (SICAF), la quale supporta lo sviluppo e la crescita di imprese e start-up innovative intenzionate a generare impatti sociali e ambientali positivi sulla società, la cultura e l’ambiente.
La società investe nella forma prevalente di equity e quasi-equity, concentrandosi su imprese in prima o seconda fase di sviluppo, effettuando investimenti pre-seed (per la definizione del progetto), seed (prima fase di sviluppo) o first stage (avvio della presenza sul mercato). Il suo intervento include la misurazione dell’impatto generato sia dalla singola impresa oggetto di investimento (rispetto a obiettivi definiti dal Comitato di Investimento) che a livello di portafoglio. La politica di investimento prevede che almeno il 70% degli investimenti sia rivolto a PMI sociali e che la performance sociale della singola società rispetto a target definiti e del portafoglio complessivo costituiscano una parte del rendimento del capitale investito.
Sempre nell’ambito della raccolta di capitale di rischio, Banca Etica mette a disposizione le proprie partnership con i portali di equity crowdfunding Stars-Up ed Ecomill, rendendosi disponibile anche a valutare la sottoscrizione del 5% del budget di raccolta operando come investitore professionale.