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BOMBARDAMENTI TURCHI IN SIRIA: NON POSSIAMO STARE A GUARDARE

A due giorni dall’inizio dei bombardamenti turchi sul confine siriano, sono già sfollati 60.000 profughi: è sulla loro pelle e su quella di 3,6 milioni di rifugiati siriani che si gioca una partita tra i potenti del Mondo che ad oggi non sono ancora riusciti a trovare una linea comune per rispondere alle azioni di Erdogan.

Come Banca Etica condividiamo e rilanciamo le posizioni delle organizzazioni che si sono mobilitate per chiedere alle istituzioni di intervenire subito:

Rete Italiana Disarmo
Chiede di fermare immediatamente la vendita di armi italiane in Turchia.
Sabato si terranno in tutta Italia presidi di solidarietà al popolo curdo per chiedere la fine immediata dell’attacco. Per saperne di più>

Amnesty International
Chiede alla comunità internazionale deve prendere tutte le misure per assicurare il rispetto del diritto internazionale umanitario da parte delle autorità turche, dei gruppi armati filo-turchi e delle forze curde per evitare una crisi umanitaria
Amnesty International Italia si unisce all’appello delle altre organizzazioni e chiede all’Italia di seguire subito l’esempio della Finlandia: sospendendo  immediatamente le forniture di armi alla Turchia nel rispetto della legge 185/90.

Arci, Anpi e Legambiente
Hanno firmato un appello congiunto verso alle istituzioni europee e italiane per chiedere un intervento immediato e deciso per far cessare i combattimenti tutelare, si tutelino i confini e vengano inviati al più presto soccorsi alla popolazione.  Leggi l’appello>

Caritas Italiana

Tutta la rete Caritas, già operante da anni nel paese, si sta mobilitando per essere pronta a rispondere a questa nuova emergenza umanitaria. In particolare le Caritas di Aleppo e Hassake, con il sostegno di Caritas Italiana e di altre Caritas estere, si stanno organizzando per riuscire a rispondere alle molteplici necessità in un contesto sempre più difficile e pericoloso. Per saperne di più >

SOSTIENI LE ORGANIZZAZIONI ATTIVE SUL TERRITORIO

Siamo al fianco delle tante organizzazioni del terzo settore nostre socie e clienti che si sono già mobilitate in aiuto e in difesa della popolazione colpita:

Medici Senza Frontiere
Sta aumentando lo staff medico nelle basi di MSF vicine alle zone dei bombardamenti,
chiede attenzione e rispetto per il diritto internazionale umanitario, per garantire la
protezione dei civili, degli ospedali, delle ambulanze e del personale medico e umanitario. Sostieni MSF>

Caritas Italiana

Tutta la rete Caritas, già operante da anni nel paese, si sta mobilitando per essere pronta a rispondere a questa nuova emergenza umanitaria. In particolare le Caritas di Aleppo e Hassake, con il sostegno di Caritas Italiana e di altre Caritas estere, si stanno organizzando per riuscire a rispondere alle molteplici necessità in un contesto sempre più difficile e pericoloso. Per saperne di più >

Per contribuire alle attvità di Caritas in Siria:

Conto corrente intestato a: Caritas Italiana
Banca Popolare Etica – Via Parigi 17, Roma
Codice IBAN: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
Codice BIC/SWIFT: ETICIT22XXX
Specificare nella causale: “Emergenza Siria – campagna “amata Siria”

Un ponte per (UPP)
Dal campo di Kobane lo staff internazionale fa sapere che “la situazione è molto grave, la popolazione è ovviamente spaventata a causa dei bombardamenti…stiamo predisponendo tutte le nostre risorse per far fronte alla situazione e restare al fianco dei civili, anche se un’ulteriore escalation potrebbe avere conseguenze imprevedibili”.
UPP è impegnata in Nord Est Siria a fianco della Mezzaluna Rossa Curda (KRC) dal 2015, per la ricostruzione del sistema sanitario nazionale, già fortemente colpito dai precedenti conflitti. Le ambulanze di UPP e KRC sono attualmente attive a Derek, Kobane, Qamishlo, Amuda, Derbasye, Tell Tamer, Serykanyye e Tel Abiat. Stiamo inoltre supportando gli ospedali di Tell Tamer, Hassake, Raqqa e Ain Issa nella preparazione alla risposta umanitaria e siamo pronti a distribuire medicinali alla popolazione civile.

Vi terremo aggiornati su mobilitazioni e nuove iniziative della nostra rete.

Foto in copertina di Un Ponte Per