GIT Lazio Nord
Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica
Si è tenuto il 15 marzo 2021, promosso dai soci e socie dei GIT Lazio Nord e Sud di Banca Etica, Solidarius Italia, da Associazione Botteghe del Mondo, da Falegnameria 41 e da Associazione Ex Lavanderia, il seminario “Le cooperative di comunità: dalle aree interne alle metropoli”.
Occasioni per la promozione del seminario sono state due: la prima la proposta della Associazione Ex Lavanderia, Falegnameria 41, Ass. Botteghe del Mondo, ripresa dai GIT di Banca Etica Lazio Nord, di avviare la costituzione, nell’ambito del complesso del comprensorio del Santa Maria della Pietà, la sede di una cooperativa di comunità con obiettivo la promozione dello sviluppo territoriale in modo partecipato e lungo i sentieri della cultura, socialità, autoimprenditorialità, rapporto con le aree di agro romano limitrofe e turismo; la seconda l’approvazione della legislazione sulle cooperative di comunità da parte della Regione Lazio.
Nate come esperienza di valorizzazione condivisa di territori delle aree interne, le cooperative di comunità sono una di quelle esperienze la cui nascita ed il cui impatto è arrivato a imporre innovazioni normative per consentirne un adeguato sviluppo.
Si sono rivelate uno strumento per rispondere alla crisi di aree che rischiavano l’abbandono, di economie che solo in modo coordinato potevano immaginare uno sviluppo che non snaturasse il territorio, che coniugassero coesione sociale con diritto al lavoro e imprenditorialità.
Al seminario sono intervenuti Paolo Scaramuccia, responsabile nazionale per la Lega delle Cooperative, che ha illustrato caratteristiche delle cooperative di comunità ed alcuni casi di cooperative anche legate alla cultura e ad innovazioni sociali; Giancarlo Alimenti, Direttore del Centro servizi Confcooperative -Unione Territoriale del Lazio, che si è soffermato sui principi base, normativi, della natura delle cooperative per connotare in modo puntuale il tipo di Ente; Fabio Camilletti, staff Direzione Generale di Banca Etica, che ha illustrato le modalità con cui Banca Etica supporta e ha già supportato la nascita di cooperative di comunità.
L’incontro è stato partecipato, con più di 40 presenze per le quasi due ore di durata, nel corso delle quali è stata anche ribadita la rilevanza che assume la natura del complesso del Santa Maria della Pietà, e la proposta della nascita della cooperativa di comunità, anche ai fini della legislazione nata a seguito della rivoluzione Basagliana e della funzione che i complessi manicomiali dovrebbero offrire anche in termini di sostegno alle iniziative per la salute mentale.
(Chiara Cavallaro)