GIT Padova
Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica
A cura di Matilde Bramati di Perilmondo onlus
Perilmondo Onlus è una piccola realtà associativa che opera a Padova dal 2004.
In questi anni ci siamo occupati di tante tematiche, dall’aiuto alle popolazioni dello Sri Lanka colpite dallo tsunami nell’ormai lontano inverno 2004/2005, all’educazione alla sostenibilità dei bambini nei nostri centri estivi, fino alle tematiche culturali e sociali legate ai diritti dei migranti.
Questo tema ci coinvolge a tutto campo dal 2014, quando abbiamo attivato uno sportello dedicato al supporto dei richiedenti asilo nel tormentato percorso burocratico e legale per l’ottenimento di un permesso di soggiorno nel nostro paese.
Il nostro aiuto va dalla preparazione dell’audizione in Commissione Territoriale al sostegno nell’eventuale ricorso in caso di diniego e anche per le pratiche di prima richiesta o di riesame. Inoltre promuoviamo azioni di sostegno psicologico a favore dei soggetti più deboli.
L’obiettivo principale dello sportello è di contrastare le difficoltà dei R.A. nel seguire correttamente le procedure, a causa dalle frequenti mutazioni delle normative e di problematiche linguistiche e culturali. Molti dei nostri utenti desiderano occuparsi personalmente e indipendentemente dei queste loro necessità e comprendono pienamente il valore del mantenimento della legalità, sia che essi siano all’interno del sistema di accoglienza, sia che ne siano stati estromessi. Ciò comporta un grande sforzo di mediazione e di elasticità nell’affrontare le domande che ci vengono poste. Nella relazione con i nostri utenti, punti di forza sono la competenza maturata e la massima libertà di accesso al nostro sportello.
Il perseguimento del nostro obiettivo e il mantenimento di questa indipendenza sono possibili grazie alla collaborazione e al supporto di un ampio e aperto gruppo di avvocati, di un team di professionisti e dei nostri operatori volontari, per la maggior parte stagisti universitari, interessati ad approfondire le problematiche delle migrazioni, le condizioni sociopolitiche dei paesi coinvolti, le culture e la storia delle etnie di provenienza, gli impatti psicologici e sociali di un cambiamento così profondo.
Il progetto è cresciuto nel tempo e il nostro servizio prevede attualmente un accesso libero allo sportello di circa 10 ore settimanali e colloqui individuali su appuntamento, alla presenza, quando necessario, di mediatori linguistici.
In questi anni abbiamo aiutato più di 500 persone, provenienti soprattutto dall’Africa, ma anche dall’Asia. Abbiamo ascoltato le loro storie, così diverse dalle nostre e così diverse tra di loro: storie di violenza, di torture, di viaggi apparentemente impossibili, storie di difficoltà, di incomprensione, ma anche di forza, di volontà, di speranza, di resilienza. Storie che ci hanno fatto crescere, che hanno aperto le nostre menti e i nostri orizzonti. Storie che ci hanno toccato profondamente e che ci hanno in qualche modo cambiato la vita.
Storie che hanno avuto uno spin off davvero unico con il progetto 360 G.R.A.D.I che ha vinto un importante bando culturale e che ha dato vita ad un performance teatrale innovativa in realtà virtuale: “TheGreat Mother’s Bones” con la regia di Barbara Riebolge dell’associazione Ailuros e il supporto tecnico di Hive Division.
Grazie al coinvolgimento e alla partecipazione attiva di giovani richiedenti asilo, questo progetto ha voluto essere in primo luogo un’occasione per incoraggiarli a sentirsi autonomi e portatori di idee e per stimolarli nella costruzione di un nuovo percorso di vita.
Oltre a questo, il Progetto 360 G.R.A.DI. vuole essere l’occasione per un dibattito costruttivo e aiutare il pubblico italiano a raggiungere una maggiore compresione delle diversità, della conoscenza del fenomeno dei rifugiati politici, dei diritti alla mobilità, delle dinamiche sociali e politiche contemporanee per una comunecrescita inclusiva.
L’emergenza Covid-19 ha avuto purtroppo un impatto devastante sulla nostra attività, perchè all’improvviso sono stati necessariamente sospesi gli stage in presenza e abbiamo dovuto chiudere gli accessi allo sportello e rimandare ogni tipo di colloquio a data da destinarsi.
Per ovviare parzialmente a ciò abbiamo creato un gruppo WhatsApp per diffondere le informazioni necessarie agli utenti e abbiamo tenuta aperta e rafforzata la nostra linea telefonica e messaggistica, oltre ad utilizzare i consueti social network. Ciò ovviamente non può sostituire un colloquio personale e stiamo studiando la possibilità di riaprire in modalità virtuale.
Intendendo trasformare la crisi dovuta all’emergenza sanitaria in un’opportunità per migliorare il nostro servizio, abbiamo allo studio un progetto per creare un’applicazione mobile gratuita che non solo permetta agli attuali utenti di contattare i volontari dello sportello, trovando risposte alle loro domande, ma che fornisca anche informazioni multilingua sulla normativa vigente, sui diritti fondamentali garantiti dalla legislazione italiana/internazionale e sui servizi presenti sul territorio veneto per l’accesso ai diritti fondamentali, quali sanità, formazione, lavoro, abitazione.
L’aspetto innovativo del nostro progetto (rispetto ad altre applicazioni già presenti) sarà di offrire agli utenti non solo una geolocalizzazione dei servizi fondamentali per i migranti, ma anche un’area riservata in cui ogni utente avrà la possibilità di prenotare un appuntamento per i colloqui individuali, che si svolgereranno in modalità on line per garantire la massima sicurezza sia agli utenti che ai nostri operatori.
Pensiamo che questo progetto sarà molto utile non solo in questo frangente, ma che ci permetterà di raggiungere una platea più vasta di persone e di poter essere utili anche a coloro (e sono molti) che non hanno facilità e opportunità di muoversi liberamente anche nella normale situazione.
Perchè molto spesso i nostri utenti vengono trasferiti da un Cas all’altro senza molto preavviso e senza un’esatta conoscenza del nuovo territorio in cui si trovano: per l’ennesima volta sono costretti a ricostruire una rete di conoscenze, senza avere nemmeno la libertà di muoversi, senza un lavoro che dia loro un redditto per poterlo fare e senza più quel minimo di aiuto che le cooperative potevano fornire prima che i loro budget venissero pesantemente tagliati dai decreti c.d. “Salvini”.
Il passaparola è sempre stato per noi il sistema più efficace per far arrivare il nostro servizio a chi ne ha bisogno. Speriamo di poter realizzare presto un “passaparola” più innovativo e adatto alla situazione.
Se chi ci legge ci vuole aiutare può fare una donazione diretta con un bonifico al nostro c/c Banca Etica IT28Z0501812101000011144458 con causale “Progetto Sportello Legale Reloaded”.
Se invece chi ci legge ha bisogno di aiuto per la propria richiesta di asilo, per le pratiche legali inerenti, per informazioni sul rimpatrio volontario assistito può rivolgersi in orario di sportello (il lunedì e il giovedi dalle14.30 alle 17.00, il martedì e il venerdì dalle 9.30 alle 12.00) alnumero 351 291 3479 o tramite e-mail a: asylumseeker@perilmondo.org.
Per collaborare come volontari o stagisti potete contattarci inviando una mail a bramati@perilmondo.org.