GIT Milano
In occasione del World Wildlife Day (3 marzo) si è tenuto il primo incontro promosso dalle Rete Italiana degli Ambasciatori per il Patto Europeo per il Clima (EUCliPa.Italy).
Che cos’è il Patto Europeo per il Clima
L’Unione europea è determinata ad assumere un ruolo guida per accelerare l’azione per il clima e l’ambiente su tutti i fronti. Nel dicembre 2019, la Commissione europea ha presentato il Green Deal europeo : è il nostro piano per trasformare l’UE in una società giusta, sana, sostenibile e prospera, con un’economia resiliente al servizio delle persone e della natura, l’azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra e una crescita economica dissociata dall’uso delle risorse e dall’inquinamento.
In questa prospettiva la Commissione europea intende varare un patto europeo per il clima, per assicurarsi che tutti possano contribuire a costruire un’Europa più verde e a sostenere il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Proposto negli orientamenti politici della Presidente della Commissione europea, il patto europeo per il clima unirà
regioni, comunità locali, società civile, industria e scuole. Questi attori, insieme, definiranno e adotteranno una serie di impegni per stimolare cambiamenti nei comportamenti in tutti i soggetti, dai singoli alle grandi multinazionali.
Il patto per il clima fornirà uno spazio di collaborazione per affrontare i cambiamenti climatici e il degrado ambientale e per cogliere le opportunità derivanti da azioni risolute e stili di vita sostenibili. Il patto collegherà persone di ogni sfera sociale per migliorare la loro comprensione delle sfide da affrontare, invitare tutti gli europei a partecipare e a beneficiare dei risultati, formulare soluzioni grandi e piccole e innescare e diffondere un cambiamento positivo. Il patto europeo per il clima continuerà a crescere e a evolvere nel corso del tempo, stimolato dall’impegno e dalla creatività di tutti i cittadini e portatori di interessi che vi aderiranno.
Non partiamo da zero
Il patto per il clima affiancherà numerose iniziative, reti e movimenti già esistenti. I giovani attivisti per il clima hanno attirato l’attenzione del mondo e influenzato la discussione sui cambiamenti climatici. Nel quadro del patto dei sindaci per il clima e l’energia, le amministrazioni locali stanno assumendo un ruolo guida a livello municipale, spesso mostrando maggiore ambizione e concretezza dei governi nazionali nel coinvolgere cittadini e portatori di interessi nei rispettivi territori. La piattaforma europea delle parti interessate per l’economia circolare e la piattaforma multilaterale sugli obiettivi di sviluppo sostenibile riuniscono portatori di interessi per ispirare il cambiamento nelle nostre modalità di produzione e consumo. Alleanze industriali e altre iniziative legate alle imprese hanno inoltre contribuito a definire esigenze e opportune soluzioni per l’industria impegnata nella transizione verde.
Noi soci siamo in linea con queste decisioni
Come soci siamo sensibili a queste tematiche e stiamo già dando il nostro contributo, anche solo semplicemente perché abbiamo scelto Banca Etica.
Ma non solo.
Molte organizzazioni socie operano già nel campo del contrasto ai cambiamenti climatici (Legambiente, Italian Climate Network, ènostra, …) nella diffusione della consapevolezza della necessità di un deciso cambio di abitudini e nella messa in pratica di soluzioni di contrasto al cambiamento climatico. Questo vale sia per quanto riguarda la mitigazione (ovvero la diminuzione delle emissioni di gas climalteranti o GHG, specialmente la CO2) sia per le misure di adattamento ai cambiamenti climatici (ovvero prepararsi a diminuire gli effetti di fenomeni estremi, ondate di calore, inondazioni, ecc.) che colpiscono le aree in cui viviamo o quelle per le quali ci sentiamo solidali (Asia, Africa, America Latina) e che rappresentano un moltiplicatore delle minacce cui sono sottoposte quelle popolazioni (accesso all’acqua, coltivazioni di piccoli appezzamenti, crisi alimentari, povertà diffusa, ecc.).
Alzare il livello di ambizione
Quello che già facciamo è importante, ma purtroppo non basta. Come soci dobbiamo sentirci chiamati in causa e possiamo alzare il livello delle nostre ambizioni.
Pensiamoci: quali sono i valori che ci hanno spinto a scegliere Banca Etica? Non sono forse gli stessi che possono motivarci verso un maggiore impegno nel contrasto ai cambiamenti climatici?
Questo potrà essere il nostro contributo alla costruzione di un Europa più simile a quella delle nostre utopie.