GIT Napoli
Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica
Raccontare don Antonio Loffredo è un’impresa difficile e tutto quello che leggerai non sarà mai abbastanza. Un Parroco del fare che ha interpretato il Vangelo stando vicino agli ultimi, “pietre scartate” ed ha fornito risposte concrete ai giovani di un territorio devastato. Sicuramente ti può dare un’idea la sua intervista che puoi trovare a questo link.
Si tratta di un Sacerdote ordinato a 25 anni, adesso ne ha 64 ed è stato definito il “Parroco visionario del Rione Sanità di Napoli“.
Ha un curriculum di tutto rispetto, che non riesce però a trasmettere le cose straordinarie che ha realizzato per dare alle persone del territorio la speranza e un futuro per un quartiere diverso, soprattutto per i giovani.
Le Catacombe hanno rappresentato l’inizio della visione: ripensare al ruolo del patrimonio culturale nel quartiere Sanità ed all’opportunità di connetterlo con il sistema regionale. In particolare, ha potuto sperimentare quanto la realizzazione di progetti comuni che hanno ad oggetto la valorizzazione del capitale umano ed il recupero dei beni d’interesse storico-artistico possano rivoluzionare il sistema di relazioni tra le persone e la percezione che esse stesse hanno del proprio quartiere.
Dopo anni di degrado e abbandono, che avevano trasformato il Rione Sanità in una periferia al centro della città, finalmente i cittadini ed i turisti hanno imparato ad apprezzare i tesori artistici e le capacità dei ragazzi che li gestiscono; da ultimo il Presepe Favoloso , dei Fratelli Scuotto, inserito nel percorso delle Catacombe. I giovani del rione Sanità hanno fatto delle Catacombe il loro progetto di vita. Accogliere e custodire con professionalità e passione è divenuta la loro missione.
Ha assunto particolare rilevanza la ricaduta occupazionale prodotta, con il progetto culturale realizzato, infatti, 50 ragazzi hanno trovato un lavoro stabile. Il processo virtuoso innescato ha prodotto inevitabili e considerevoli ricadute positive sulle attività economiche del quartiere generando un vero e proprio indotto.
In questi anni sono nate proficue sinergie e relazioni stabili sia con il Direttore del museo di Capodimonte che con quello del museo Archeologico Nazionale dalle quali è nato un progetto altrettanto ambizioso “La collina dell’arte”. L’obiettivo è quello di fare rete e sistema tra le realtà museali ed i siti d’interesse storico-artistico dislocati lungo la collina di Capodimonte ampliando l’offerta e condividendo difficoltà e strategie per agevolarne la fruibilità.
Molti ritengono l’esperienza, dei ragazzi della Cooperativa la Paranza e della Fondazione di Comunità San Gennaro, un vero e proprio esempio ed un modello replicabile in altre realtà di Napoli e d’Italia. Tanti altri giovani nati in realtà problematiche possono finalmente pensare che se hanno un’idea vincente, un progetto in cui credere, con impegno e dedizione possono realizzarlo.
Antonio Loffredo non ritiene di avere particolari meriti in questa storia di riscatto, se non quello di aver facilitato e riconosciuto un fermento già in essere che attendeva solo l’occasione giusta per emergere.
Mi fermerei qui con la sua presentazione “completandola” con i titoli di studio che lo “abilitano” a candidarsi al nostro Comitato Etico:
- Laurea magistrale honoris causa in Economia e Management da parte dell’Università degli Studi del Sannio con la motivazione di avere non solo spirito di solidarietà, ma per l’utilizzo di idee e azioni fruttuose per l’intera comunità, capaci di produrre lavoro, generare risorse morali e materiali, sedimentare, nella coscienza di chi è coinvolto, dignità della persona, inclusione sociale e umana, cultura del progetto e dell’impresa.
- Laurea Honoris causa in Architettura – Università degli studi di Napoli Federico II – Per l’impegno profuso nel riscatto culturale ed urbano del Rione Sanità in Napoli – . 2019
- Licenza di specializzazione in Teologia Pastorale – 110/110 e lode – . 1993.
Il 5 maggio partecipa all’incontro di presentazione di don Antonio, qui tutte le informazioni per partecipare.
La Speranza ha due bellissime figlie: lo Sdegno e il Coraggio di cambiare le cose così come sono (Sant’Agostino)
f.to Anna Letizia Coordinatrice GIT Napoli e vice-referente Area SUD