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Libro di racconti "Scatola di cerini"

Indirizzo: Via Lago di Bolsena, 10

Cellulare: 3471868707

Email: orydegiorgi1@gmail.com

Appassionata di scrittura fin da bambina, originaria della terra del Capo di Leuca, ho pubblicato la mia prima poesia a diciassette anni su un noto quotidiano locale. Lavoro come dipendente civile del Ministero Difesa a Taranto e amo l’arte in tutte le sue forme cimentandomi in laboratori di scrittura creativa e teatrali. Nel novembre 2017 ho pubblicato conEdit@ Casa Editrice & libraria – Taranto, la mia opera d’esordio “INTRA – Chiaroscuri di vita quotidiana, ritratti e oggetti parlanti”, una raccolta di racconti che nel luglio 2018 si è classificata al primo posto del Premio Aspasia a cura della Commissione pari opportunità del Comune di Gallipoli (LE) e nel luglio 2019 è risultata finalista al Premio Letterario Giovane Holden a Viareggio. Nel 2021 sono stata finalista al Torneo dei Poeti indetto da G.C.L Edizioni di Pulsano (TA) con la mia silloge “Poesie apprendiste”, pubblicata nel 2022, i cui diritti d’autore sono devoluti all’A.I.P.D. (Associazione Italiana Persone Down) di Taranto. Nel novembre 2023 la mia raccolta inedita di racconti “Scatola di cerini” si classifica al Primo posto nel Premio letterario “Sulle tracce del De Sanctis” a cura di Delta 3 Edizioni – Grottaminarda (Avellino) meritando la pubblicazione. Con lo spirito di eterna studentessa per il continuo desiderio di imparare e crescere come persona e come autrice, mi definisco “Piccola scrivana salentina”.

“Scatola di cerini” è una raccolta di racconti/fiammelle: alcuni timide scintille, altri deflagrazioni di verità esistenziali. La narrazione è spesso breve, simbolicamente inizia e finisce nel tempo di un fiammifero che si butta via subito o arriva a scaldare le dita del lettore. Flash istantanei o ritratti impressionisti delle anime nelle scene di vita quotidiana, questi punti luce, nella parte finale del libro, diventano flussi di coscienza, lettere allo specchio in una onesta e surreale autobiografia epistolare che molto svela dell’autrice e della genesi narrativa. Come una piccola fiammiferaia di parole l’autrice sfrega il suo sguardo sul mondo contro il cuore, un cerino dopo l’altro, una storia dopo l’altra, al ritmo del battito di un cuore pensante. La piccola “scrivana salentina” (come lei stessa si definisce), racconta storie per emozionare, immaginare, riflettere, sorridere e a volte specchiarsi. Scrive perché vive.