GIT Venezia
Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica
Continuano gli appuntamenti organizzati dal coordinamento In Marcia per la Pace (di cui anche noi facciamo parte), che quest’anno hanno come tema “Pace. Femminile, plurale”.
Il coordinamento In Marcia per la Pace da anni promuove iniziative di sensibilizzazione sul tema della pace, tema che nell’ultimo anno è divenuto più urgente e all’attenzione di tutte le persone a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Il prossimo appuntamento affronta
Presenze di pace in teatri di guerra: la questione Kurda
sabato 22 aprile alle ore 17.30
Teatro villa Belvedere – Via Belvedere 14 – Mirano
(da un’idea di Monica Garavello e Alessandra Russo)
Introduzione e conduzione: Alessandra Russo
Saluti del Sindaco di Mirano
Interventi di:
- Alessandro Tinti (Università di Roma “La Sapienza”) Kurdistan: crocevia del Medio Oriente che verrà
- Gulala Salih (Unione Donne Italiane e Kurde – UDIK) Kurdistan: la storia ed il ruolo delle donne
- Azad Midi (comunità Kurda) La situazione attuale del Kurdistan e la comunità kurda in Italia
- Letture a cura di Monica Garavello
A seguire, alle ore 20:00, per chi lo desidera, un momento di convivialità
Musiche e cibi da oriente – Festa di fine Ramadan
Villaggio Solidale – Via Miranese 13 – Mirano
Ascolteremo musiche e canti del popolo Kurdo (DJ – Ibrahim) e apprezzeremo piatti della regione (piatti elaborati dai volontari del Villaggio Solidale su indicazioni di Ibrahim (kurdo – iracheno) e di Cennet (kurda – turca).
La festa sarà anche una grande occasione per tutti i nostri fratelli musulmani (sia presenti al Villaggio Solidale che chiunque altro lo desideri) di festeggiare con noi.
Gradita la prenotazione entro il giorno precedente telefonando al numero 328 6338340.
Tra uccidere e morire c’è una terza via: vivere (Christa Wolf, Cassandra)
L’informazione dominante spesso banalizza i conflitti, riducendoli ad una sorta di questioni di tifoseria; con questi incontri di approfondimento cerchiamo di cogliere invece la complessità delle questioni analizzate e di individuare i semi di pace da cui poter ripartire.
Quest’anno abbiamo voluto indagare il tema della pace con uno sguardo femminile. Il nostro punto di partenza è la considerazione che la guerra è l’espressione di una società patriarcale che considera non solo la natura, ma anche le persone oggetti e strumenti di dominio. Non solo i territori dunque, ma anche i corpi delle donne diventano terreno di battaglia. Lo stupro come strumento di guerra e la donna come procreatrice di prole per la patria sono due facce della stessa medaglia. Lo abbiamo visto nella terribile recente guerra nella ex Jugoslavia, lo vediamo oggi in quella in Ucraina e nelle repressioni in Iran.
Forse è anche da questa consapevolezza che le donne sono impegnate da sempre in prima fila nelle proteste contro la guerra. Abbiamo cercato di indagare e portare alla luce il contributo delle donne non solo contro la guerra, ma anche per una società di pace, contributo che segue strade inconsuete e creative e che è spesso poco conosciuto.
Uno di questi contributi si può ritrovare nell’esperimento kurdo, cui è dedicato l’incontro del 22 aprile. La questione kurda è complessa, poco conosciuta e spesso dimenticata.
Di donne kurde si è parlato come combattenti, quando in Rojava hanno affrontato l’ISIS, e spesso in modo superficiale; molto meno si è parlato del loro contributo più importante, che è stato dopo aver deposto le armi, per costruire nelle zone liberate una società inclusiva, democratica, paritaria, pacifica.
coordinamento di “inMARCIA per la PACE”
tel.: 3286338340
mail: info@inmarciaperlapace.it
fb: @inmarciaperlapace