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LA CARBON FOOTPRINT DI BANCA ETICA

In collaborazione con Andrea Abbate

Oggi, sabato 22 agosto, è l’Earth Overshoot Day (Giorno del Sovrasfruttamento della Terra), giorno in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse naturali che gli ecosistemi possono rigenerare, e dunque rendere nuovamente disponibili.

Quest’anno l’Overshoot Day è arrivato tre settimane dopo rispetto al 2019: come conseguenza delle misure di lockdown messe in atto in tutto il mondo al fine di contenere la pandemia di Covid-19, che hanno bloccato i trasporti e le attività produttive per diverse settimane.
Tuttavia, questa inversione di tendendenza non è stata causata da una programmazione strategica che mira a ripristinare l’equilibrio ecologico, ma solamente da misure imposte dall’emergenza sanitaria.

Dobbiamo invertire la rotta

Uno dei fattori chiave su cui agire per correggere gli squilibri nei confronti del pianeta è il contenimento delle emissioni di CO2 da combustibili fossili.

Banca Etica porta avanti un costante impegno verso questo fronte, inserendo tra le attività non finanziabili quelle che hanno un “evidente impatto negativo sull’ambiente” e “l’utilizzo e sviluppo di fonti energetiche e di tecnologie rischiose per l’uomo e l’ambiente”, e favorendo tra i settori di impiego privilegiato il finanziamento dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.

Inoltre, Banca Etica, come membro della Global Alliance for Banking on Values (GABV), si è impegnata a divulgare non solo le emissioni direttamente prodotte dalla propria operatività, ma anche l’impatto climatico derivante dall’intero portafoglio di prestiti e investimenti, in linea con l’impegno assunto in merito al Climate Change Commitment (3C Initiative).

Che cos’e’ la carbon footprint?

La carbon footprint (“impronta di carbonio” in italiano) è un parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni di gas serra associate direttamente o indirettamente a un prodotto, a un servizio, a un’organizzazione, a un evento o a un individuo, generalmente espressa in tonnellate di CO² equivalente (tCO²e, ovvero le emissioni di tutti i gas serra sono equiparate alla CO² negli effetti di riscaldamento della Terra).

Come si calcola

Nel nostro primo Report di Impatto, abbiamo calcolato le emissioni di gas serra generate dal portafoglio dei nostri prestiti e investimenti utilizzando gli standard del Partnership for Carbon Accounting Financials (PCAF), una metodologia per la misurazione degli impatti ambientali delle attività finanziarie sviluppata da un gruppo di banche olandesi.

Fonte: GHG Protocol

Ci siamo impegnati a misurare tutte le emissioni di gas serra di cui siamo responsabili sia direttamente sia indirettamente, secondo tre categorie definite dal Greenhouse Gas GHG Protocol:

  • Emissioni prodotte direttamente: riscaldamento delle sedi e i trasporti con veicoli di proprietà (scope 1)
  • Emissioni dovute al consumo di energia elettrica (scope 2)
  • Emissioni indirette, quali le emissioni determinate dagli spostamenti casa-lavoro dei lavoratori, la stima delle emissioni prodotte dagli impieghi della Banca (scope 3).

Attualmente Banca Etica è in grado di stimare le emissioni prodotte dall’87% del proprio portafoglio crediti.

L’impatto di CO²e dei nostri investimenti e prestiti

Investimenti in titoli sovrani

Nel 2019 le emissioni derivanti da investimenti in titoli sovrani sono state pari a 7.750 tonnellate di CO²e.

Seguendo la metodologia PCAF, l’Italia presenta una quantità di emissioni prodotte dalla pubblica amministrazione per milione di euro di debito, pari a 7,3 tCO2 e/mln €. Si tratta di un fattore di emissione piuttosto basso soprattutto se comparato con quei paesi che ancora utilizzano le fonti fossili nel proprio mix energetico come Germania, Australia, Grecia e Paesi Bassi.

Impieghi

Complessivamente le attività di Banca Etica hanno generato 194 mila tonnellate di CO² equivalente e ogni milione impiegato ha generato in media 92 tonnellate di CO².

Grazie ai finanziamenti verso imprese produttrici di energie rinnovabili o per l’adozione di misure di risparmio energetico, l’attività creditizia di Banca Etica ha permesso di evitare l’emissione di quasi 5 mila tonnellate di CO² equivalente.

Crediti alle imprese

L’impronta di carbonio prodotta dai crediti concessi da Banca Etica a imprese e organizzazioni durante l’anno 2019 è stata di quasi 185 mila tonnellate di CO²e.

I settori che hanno contribuito maggiormente sono stati quelli dell’Agricoltura, silvicoltura e pesca per il 19%, della Sanità e assistenza sociale per il 16%, e delle Attività manifatturiere per il 12%.

L’esposizione della banca verso i settori a rischio climatico (CCrS: carbon critical sectors, come definito in Faiella e Lavecchia 2020) è pari al 30% dei crediti a organizzazioni e imprese, a fronte di una media nazionale del 53%.

Crediti alle persone

In questo primo esercizio di stima della carbon footprint, per mancanza di informazioni abbiamo calcolato le emissioni solo del 14% dei mutui casa concessi nel 2019. Le informazioni in nostro posssesso sono state utili per 115 immobili finanziati, i quali generano annualmente emissioni di gas climalteranti pari a 395 tonnellate di CO2 equivalente.

Ridurre l’impatto sull’ambiente: noi ci crediamo da sempre

Rendicontare con trasparenza gli impatti ambientali diretti ed indiretti della nostra attività ci permette di operare in modo consapevole, fissando degli obiettivi di miglioramento di anno in anno.

Attraverso la gestione etica del risparmio dei nostri soci e clienti vogliamo dare supporto ad un’economia rispettosa dell’ambiente e delle persone.

Da sempre in Banca Etica scegliamo di finanziare esclusivamente attività che non operano nel settore carbonifero e petrolifero. Diamo credito ad imprese che lavorano nel settore delle energie rinnovabili, del riciclo, dell’agricoltura biologica e biodinamica. Finanziamo progetti di efficientamento energetico degli edifici e dei processi produttivi: queste scelte contribuiscono al contenimento delle emissioni inquinanti nell’atmosfera, alla diffusione dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, alla sensibilità verso i recupero e il riuso degli scarti in un’ottica di economia circolare.

Per conoscere tutti i numeri degli impatti sociali e ambientali positivi dell’attività di Banca Etica leggi il report d’impatto completo>