Nel corso degli ultimi secoli la musica si è sempre studiata tra pentagramma e solfeggio. Ma se è vero che questa via rimane obbligatoria per chi voglia una formazione di alto livello, tuttavia costituisce una sorta di barriera di ingresso che lascia fuori chi punta invece a un approccio più leggero, che è in cerca di una cosiddetta “instant gratification”… e così: «Il progetto Visual Note nasce dall’idea di rendere più accessibile la musica a chiunque. Da giovane bassista autodidatta ebbi anch’io la frustrazione tipica dei neofiti di questo settore, come certificato anche da molti dati di mercato che ci dicono che circa il 90% dei neofiti rinuncia entro un anno alla propria passione per la musica, scoraggiato dalle difficoltà di ingresso, e di questi praticamente nessuno tornerà ad imbracciare uno strumento. E visto che l’85% del mercato circa è costituito da neofiti, è davvero un gran peccato perdere così tanti appassionati». A parlare così è Vincenzo Maresca, ideatore e amministratore delegato di una giovanissima startup dove, da musicista mancato è passato – attraverso studi economici – mira a evitare ad altri le frustrazioni da lui già sperimentate.
Questo il punto di partenza per un’idea imprenditoriale che è stata selezionata nell’ambito del bando Innovare in rete e si è concretizzata nello sviluppo di una soluzione hi-tech in cui il momento in cui si impara e quello in cui si suona sono gestiti indipendentemente. Si tratta di una una lamina adesiva di che si monta direttamente sulla tastiera dello strumento musicale – la chitarra – ed è in grado, tramite l’accensione di led luminosi, di indicare alla persona che sta imparando dove appoggiare le proprie dita per suonare le note giuste immediatamente. Questa modalità di apprendimento – sottolinea Maresca – «è comandata da una applicazione di controllo molto sofisticata e che, tuttavia, risulta assolutamente di facile utilizzo attraverso l’interfaccia per l’utente. Ciò offre quindi fin da subito la possibilità di divertirsi, avendo una sorta di insegnante a disposizione quando e per quanto tempo si vuole. Col passaggio della pandemia siamo stati perciò capaci di rivisitare il prodotto dal punto di vista ingegneristico e abbiamo riconfigurato il modello di business, per offrire uno strumento innovativo in mano anche al target degli insegnanti di musica».
Con questa modalità di teaching and learning 2.0 – come si dice – è quindi possibile abbattere non solo il livello di frustrazione potenziale ma persino superare i confini geografici. Dalla prima versione a oggi il prezzo del prodotto è sceso e si è reso più flessibile: anche senza il Visual Note equipaggiato sullo strumento ci si può connettere all’applicazione per proseguire con l’apprendimento tramite il display del proprio telefonino o tablet..
D’altra parte, se Visual Note consente di allargare la platea di persone che riescono a dar sfogo alla propria passione musicale in molteplici modalità, per sviluppare l’idea è servita una collaborazione finanziaria solida. «Siamo arrivati a Banca Etica – conclude Maresca – attraverso il bando 2021, e supportati dalla società di consulenza Entopan. Abbiamo richiesto il massimo contributivo, e abbiamo chiuso un contratto di investimento anche da parte di Cassa depositi e prestiti. Banca etica ha fortemente creduto in noi e ha co-investito sul nostro progetto, portando a un aumento di capitale e alla costituzione di una advisory board di livello internazionale».
Photo Credit: Visual Note
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