Il giallo e l’arancio acceso. Quelli del sole e degli agrumi di Sicilia, il profumo delle piante, mentre si rimane abbracciati dalle sfumature di blu che il cielo e l’orizzonte del golfo regalano a perdita d’occhio. Stimoli sensoriali che sono tutt’uno con l’idea di soggiorno da sperimentare a Villa Bizzarria (dal nome di una rara varietà di agrume coltivato nella struttura), casa vacanze appena realizzata dalla famiglia Turriciano sulla collina che sovrasta Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani. Ma c’è di più. Perché l’attività economica nel settore turistico, concretizzatasi nel recupero virtuoso di una villa di famiglia trasformata in luogo di evasione, è passata dall’incontro con Banca Etica nel momento in cui – spiega Carlo Turriciano – «i miei figli hanno introdotto nel progetto una visione di più ampio respiro, concependo una struttura autosufficiente sul piano dell’energia elettrica, con impianti fotovoltaici (stiamo attendendo i pannelli solari, assai difficili da reperire ultimamente) e un controllo dell’efficienza e del risparmio energetico affidato a sistemi tecnologici, oltre all’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici».
L’immobile, posizionato strategicamente in un punto panoramico, vicino al paese ma sul lato della montagna, si eleva su tre piani dove si trovano tre appartamenti, ciascuno indipendente, per una ventina scarsa di posti letto, ed è stato dotato di una grande piscina e circondato da un giardino di circa un migliaio di metri quadri, con un agrumeto che gli dona un carattere particolare. «Una parte degli agrumi che sono stati rimossi in fase di ristrutturazione – spiega Turriciano – sono poi stati reintegrati attraverso piante che crescono a spalliera tutti intorno alla villa, creando uno splendido effetto rampicante, frutto del lavoro di un vivaio nisseno che utilizza questa tecnica in tutto il mondo. Abbiamo bizzarria, ma anche arance, mandarini, cedri di diverso tipo… con uno stile sobrio, minimale, che concorre a creare degli ambienti che possano favorire un soggiorno di massima serenità, pur rimanendo nei pressi di un contesto urbano».
Villa Bizzarria è inoltre inserita nel Contratto di rete cibo, turismo e qualità della vita che cerca di valorizzare l’economia del territorio tramite convenzioni con aziende e offerta di servizi, con l’intenzione di associare quindi alla proposta di accoglienza anche la commercializzazione di prodotti tipici siciliani (marmellate, olio…) provenienti da aziende locali e di cui sarà garantita la tracciabilità del prodotto sotto un marchio comune. Un progetto che senz’altro sperimenta alcuni valori e una visione che hanno contribuito a portare i Turriciano in Banca Etica: «siamo entrati in contatto con la banca dopo aver appreso della particolare attenzione dell’istituto verso il sociale e i temi ambientali, e ci è sembrato coerente associarvi l’attività della nostra villa. In Banca Etica ho trovato le porte aperte, e con la filiale di Palermo si è stabilito un ottimo rapporto».
Tant’è che, mentre l’inaugurazione di Villa Bizzarria è di pochi giorni fa, dopo cinque anni di progettazione e lavori, la relazione con la banca si è consolidata in diverse operazioni di co-finanziamento e finanziamento a supporto dell’iniziativa, a cominciare dal primo incontro nel 2019. Perché – sottolinea in conclusione Giuseppe di Stefano, responsabile della filiale di Palermo – «Le attività creditizie a sostegno degli investimenti messe in campo rientrano in quelle operazioni di senso che premiano il rapporto con clienti come questi. Una realtà giovane che crea autoimpiego con una significativa attenzione al tema dell’indipendenza energetica e della valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti. Banca Etica è anche questo».
Photo Credits: Carlo Turriciano
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