Morena Rossi, presidente della APS “Donne all’Ultimo Grido”
È un pomeriggio di novembre di poco prima del lockdown, quello fatto di regioni a colori. Siamo a Viareggio e c’è il sole. Abbiamo pranzato sul mare, all’aria aperta, non solo per via delle normative imposte da uno dei tanti DPCM sul distanziamento, ma anche perché vogliamo goderci gli ultimi scampoli di una bella stagione che altrove è già lontana. Ci stiamo preparando per andare a registrare il video che lancerà il progetto “Donne e finanza da urlo”. Ad Anna Fasano spettano i minuti finali dello spot, quelli dove si spiega come e perché partecipare a questa narrazione corale al femminile. In qualità di presidente di Banca Etica ha il piacere consegnare lei il messaggio, perché possa arrivare alla mente e al cuore di chi sarà chiamata a raccontarsi.
C’è un po’ di preoccupazione nell’aria, a giorni saremo tutti in zona rossa, così dicono i tiggì, ma viene stemperata dalla gioia di essere insieme per realizzare qualcosa di nuovo che celebri le donne e, allo stesso tempo, i ventidue anni della Banca attraverso uno sguardo diverso.
Ci facciamo delle sane risate quando arriva la parte da recitare in spagnolo, perché il progetto di ascolto è rivolto anche alla Spagna naturalmente, e l’energia da liberare è così tanta che sembra non esaurirsi mai. Ormai siamo prossimi al lancio e quella leggerezza ci fa volare sopra tutto, sopra le mascherine, i disinfettanti, l’impossibilità di stringerci la mano o darci un abbraccio. Ci facciamo bastare il sorriso, che è un po’ come la continuazione di un abbraccio con altri mezzi. Ecco, il sorriso. Se devo dire qual è il leitmotiv di questo viaggio fatto con Banca Etica nella collaborazione con “Donne all’ultimo grido”, è il sorriso.
Qualche settimana dopo quella giornata di sole e sorrisi in Versilia, arrivano le prime storie. Le donne cominciano a rispondere. Prima dieci, poi cinquanta, poi cento e poi ancora cento e ancora cento. Non finiscono mai. Video, testi, fotografie, messaggi vocali. Le socie, le correntiste e le lavoratrici di Banca Etica con orgoglio, riversano la loro energia dentro al nostro contenitore. Intercettate in modo inaspettato, si mettono a dispensare ricchezza di sogni, idee, progetti. Chi l’ha fondata, sostenuta, fatta crescere, chi attraverso il credito e i servizi di finanza etica ha sviluppato progetti di nuova economia, chi ci tiene solo a dire “Viva la finanza etica!”. Generosità pura.
C’è Dina Rosa, che sta facendo la tesi di master sul terzo settore; Anna, che costruisce case di bambù in Costa Rica; Rosa che ha portato l’acqua in un villaggio in Mozambico e comincia la sua email con “Ciao Famiglia”. E poi Caterina, che ha comprato un appartamento ai suoi due figli e ha ritrovato, ristrutturandolo, una foto dei primi del ‘900 che ritraeva due bambini, forse fratellini e ce l’ha inviata. Miriam, che dalla terra dei fuochi porta avanti il suo impegno, Daniela che ci dice che quello che fa grande Banca Etica non è tanto l’accesso al credito, ma l’accesso all’ascolto. Bellissimo, penso. E siamo solo alla prima fase del progetto.
Arriva, infatti, il momento di dover scegliere quali fra queste più di trecento storie arrivate da altrettante donne diventeranno protagoniste della seconda parte, cioè della serie di cinque podcast che, con la voce di Paola Maugeri, lanceremo l’8 marzo, festa internazionale della donna, ma anche compleanno di Banca Etica. Sarà un caso? Chissà.
Donne e Finanza da Urlo è anche un podcast: la voce di Paola Maugeri ci conduce alla scoperta delle storie di donne straordinarie e di quelle delle socie e clienti di Banca Etica
Difficile fare la selezione, sono tutte importanti e belle, ma lo dobbiamo fare. Mi faccio accompagnare dal sorriso e dall’energia che si è liberata quel giorno a Viareggio. Ne lascio indietro molte, prendo le più rappresentative. Approfondisco, conosco meglio le donne che le incarnano, ci guardiamo negli occhi su Zoom, che non guasta mai, e parto per un nuovo viaggio fra le parole dei loro racconti.
Il risultato è straordinario. Cinque puntate potentissime dove donne celebri sono messe a confronto con l’eccezionale ordinarietà delle nostre, delle loro storie quotidiane in cui tutte e tutti ci possiamo identificare, di cui viene davvero voglia di far parte per costruire una nuova normalità, senza forzature o effetti speciali, ma una normalità fatta di impegno e solidità di intenti e valori.
Tra le protaginiste del podcast Donne e Finanza da Urlo la giudice della Corte Suprema statunitense Ruth Bader Ginsburg, icona della lotta per i diritti civili
Lanciamo i podcast durante un webinar dove ospiti illustri parlano di finanza etica insieme ad Anna Fasano. Io, onorata, faccio da moderatrice. Ci raggiunge a sorpresa anche Paola Maugeri che ha fatto un pezzo di strada con noi, felice, e quando le chiedo quale sia l’augurio che vuole fare a Banca Etica per il suo compleanno, lei esordisce dicendo “di continuare con questo sorriso, quello di Anna, che è lo stesso delle altre persone che fanno la Banca, persone aperte e gentili che hanno il dono dell’ascolto”. Rivedo molti dei messaggi arrivati nei mesi precedenti, Banca Etica è il sorriso, la gentilezza, l’umanità.
Finita la presentazione mi prendo del tempo per riflettere su questa incredibile esperienza arrivata ormai alla fine e mi viene in mente una sola parola: grazie. Mi pare quasi di sentire scorrere dentro di me tutta l’energia delle donne che hanno fatto grande e continuano a fare grande Banca Etica, di cui ho letto e ascoltato la voce. Che abbiano fatto più grande anche me? Sorrido.
Ascolta i podcast e leggi le storie
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