GIT Parma
Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica
Recentemente abbiamo incontrato una realtà nostra socia molto affascinante, l’associazione di promozione sociale Artètipi, che utilizza l’arte contemporanea come mezzo d’inclusione sociale per persone con fragilità mentali e disabilità cognitive e comportamentali. Caterina, la presidente, ci ha mostrato la sede di via Bixio 50/a, che ospita, a piano terra, una corniceria mentre, al primo piano, si trova l’Atelier I Cachi, con la sua splendida vista sul torrente Parma.
In questo luogo di ricerca artistica, grazie anche alla collaborazione di diversi artisti e professionisti, si lavora alla crescita personale e professionale delle persone, cercando di andare oltre al disagio mentale. All’atelier I Cachi, nato nel 2017, si fa sperimentazione, le persone sono libere di creare ed esprimersi, ma esso è allo stesso tempo un luogo in cui le potenzialità espressive favoriscono l’integrazione delle fasce deboli nel tessuto sociale. L’atelier è frequentato regolarmente e sede di un workshop con cadenza settimanale con residenza d’artista. In questi anni nell’atelier sono state allestite alcune mostre, frutto del lavoro dei suoi frequentatori e, nel 2018, è stato portato avanti un progetto di valorizzazione del Museo d’arte Cinese di Parma, “Il Cinese in città”.
Il laboratorio artigianale di cornici si pone gli stessi obiettivi d’inclusione sociale dell’atelier e, proponendosi di diventare un’attività commerciale vera e propria, svolge percorsi tecnico riabilitativi, corsi di formazione e tirocini per favorire l’apprendimento di una professionalità, all’interno di processi di autonomia dei suoi utenti.
L’offerta culturale di Artètipi è variegata e si rivolge al quartiere Oltretorrente e alla città. Oltre alle mostre d’arte e alla possibilità di acquistare i quadri, sia fatti in atelier, sia di importanti artisti internazionali di Art brut, si possono trovare le cornici artigianali e diverse tipologie di lavori di grafica ed editoriali. E, per portare l’arte alle nuove generazioni, sono stati avviati laboratori con le scuole primarie e medie, tenuti ovviamente dai frequentatori dell’atelier.