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RIPRENDIAMO A VIAGGIARE, FACCIAMOLO IN MODO RESPONSABILE

Grazie al successo della campagna vaccinale e il conseguente calo dei contagi, le persone sono tornate a viaggiare. Ma quali possono essere le conseguenze di questo repentino ritorno alla normalità? Quale impatto potrebbe avere sul territorio e le comunità?

Secondo la World Tourism Organization, tra il 2018 e il 2020 il turismo di massa ha portato a viaggiare oltre 1.4 mld di persone e le proiezioni indicano un aumento fino 3 mld nel 2050. Nello stesso anno, il consumo e la produzione di gas a effetto serra raddoppieranno a causa dell’aumento dell’impronta di carbonio delle località visitate. Non a caso, l’8% delle emissioni globali è da attribuire al turismo di massa e, di queste, il 75% è generato dai trasporti. Nello specifico, il 48% dei turisti nel mondo viaggia in macchina, il 22% con l’aereo e il 30% utilizza altri mezzi. Sul piano ambientale i risvolti negativi sono molteplici: dall’urbanizzazione selvaggia nelle località di mare – Legambiente denuncia l’urbanizzazione delle coste nelle province di Rimini e Forlì-Cesena, dell’87% e 96% – all’aumento dei rifiuti, fino al deterioramento degli ecosistemi e all’esponenziale aumento del consumo di energie. Secondo uno studio pubblicato nel 2015 sul Journal of Sustainable Tourism, visto il trend delle emissioni di CO2 provocate dai viaggi, il consumo complessivo di risorse a causa del turismo potrebbe infatti crescere tra il 92% (acqua) e il 189% (uso del suolo) tra il 2010 e il 2050, mentre l’Onu ha evidenziato come durante la stagione turistica i rifiuti marini nel Mediterraneo aumentino fin del 40%.

Il turismo è stato senz’altro uno dei settori più colpiti dalla pandemia. L’Osservatorio sui Bilanci 2019 del Consiglio e della Fondazione nazionale dei Commercialisti ha stimato che la perdita sui bilanci dovuta all’emergenza Covid per alberghi e ristoranti nel biennio 2020-21 si attesta sui 38 miliardi di euro. Il 2021 si presenta però leggermente migliore del 2020. Quest’anno, infatti, il fatturato complessivo delle società di capitali è previsto ridursi del 35% contro il -44,2% del 2020.
Anche le abitudini dei turisti, così come le loro esigenze di viaggio, hanno subito delle modifiche dovute alla pandemia. In particolare, il periodo di chiusura durante la primavera dello scorso anno, ha fatto sì che in molte persone si sviluppasse una maggiore consapevolezza riguardo ai temi della sostenibilità, delle responsabilità verso le generazioni future e delle conseguenze delle nostre azioni sull’ambiente che ci circonda. Modelli come quello del turismo di massa mordi e fuggi, di conseguenza, sembrerebbero avere subito un calo, così come è successo anche per il fenomeno dell’overtourism, che ha offerto alle città d’arte maggiormente colpite la possibilità di riorganizzare il modello di turismo in modo più sostenibile.
Sempre più persone, inoltre, desiderano che i propri viaggi abbiano un impatto positivo sui luoghi visitati. Secondo uno studio di Booking.com, il 70% dei viaggiatori è pronto a supportare il settore nella sua ripresa e desidera aiutare le comunità locali con le proprie prenotazioni, oltre il 53% dei viaggiatori globali desidera viaggiare in modo più sostenibile in futuro e più di due terzi (69%) si aspetta che l’industria dei viaggi offra opzioni a minor impatto ambientale.

Fonte: Unsplash

Banca Etica ha anticipato di diversi anni questa tendenza supportando sin dalla sua nascita il turismo responsabile, attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del territorio ed opera favorendo l’interazione positiva tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori. Nell’ultimo anno, come si legge nel Report di Impatto 2020, Banca Etica ha finanziato per 2,1 Milioni di euro 46 organizzazioni che hanno utilizzato il credito ricevuto al fine di finanziare direttamente un’attività dell’area del Turismo Responsabile. Ulteriori 3,1 Milioni sono stati accordati verso organizzazioni che si occupano (anche) di quest’area d’impatto. Le 7 organizzazioni che hanno indicato un impatto diretto in quest’area, grazie ai finanziamenti deliberati a loro favore nel 2020, hanno raggiunto 8.500 beneficiari, con un numero di quasi 29 mila clienti attesi. Il rapporto tra Banca Etica e i propri clienti del settore del turismo e dell’accoglienza, a differenza di quanto succede in altri istituti, non finisce qui.

La piattaforma Soci in Rete, attiva ormai da qualche anno, è un social commerce all’interno del quale le aziende socie di Banca Etica possono inserire le proprie offerte destinate ai clienti della Banca e non solo. Il risultato è una grande vetrina ricca di annunci di prodotti e servizi, tutti rigorosamente etici e responsabili, e quelli legati al turismo rappresentano di fatto la porzione più ampia. Planet Viaggi Responsabili, ad esempio, è un Tour Operator nato con l’obiettivo di realizzare proposte concrete di Turismo Responsabile e Sostenibile che fonda il suo modello di business ispirandosi ai principi dell’equità economica, della tolleranza, del rispetto, della conoscenza e della sostenibilità. Le offerte vogliono essere un modo per rilanciare le economie dei paesi di destinazione, anche trasmettendo professionalità alle associazioni con cui si collabora e lasciando la maggior parte dei profitti alle popolazioni locali, a differenza del turismo di massa che esporta la maggior parte dei suoi guadagni.

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Fonte immagine di copertina: Unsplash